Anna Quartarone: «A Catania un tavolo di confronto tra il Comune e i traslocatori»

L'associazione.
Catania-Anna-Quartarone

«La condizione delle aziende di trasloco a Catania è analoga a quella di altre parti del Mezzogiorno e dell’Italia: siamo vittime dell’abusivismo». Anna Quartarone, referente Anit Federtraslochi nella seconda città della Sicilia, richiama l’attenzione sulle problematiche della categoria.

«Chiediamo il rispetto delle regole e della legalità» evidenzia. «Il Comune e lo Stato hanno tutto l’interesse a essere al nostro fianco in questa battaglia perché gli abusivi non pagano le tasse. Ciò si riflette sia sui mancati introiti del Comune per la tassa di occupazione del suolo pubblico che non viene pagata, sia su quelli dello Stato per la regolare tassazione e i contributi pensionistici. Se da parte di quest’ultimo il problema potrebbe risolversi approvando nella prossima finanziaria la detraibilità fiscale di metà del costo del trasloco, il Comune deve invece avviare un percorso di chiarezza rispetto alle problematiche dei traslocatori».

Come fare? Secondo Anna Quartarone «occorre promuovere un tavolo tecnico tra amministratori e traslocatori». L’Anit Federtraslochi, quindi, dovrà rendersi promotrice d’una mediazione in favore delle legittime ragioni delle imprese di trasloco che rispettano le regole, unica garanzia per i clienti dai rischi di multe, furti, danneggiamenti.

«Chiederò all’associazione d’intervenire presso il Comune di Catania per attivare questo tavolo tecnico» conclude Anna Quartarone. Sullo sfondo, le iniziative dei Comuni di Milano e di Torino che hanno razionalizzato il problema attraverso una app che consente ai traslocatori di chiedere, pagare e ricevere i permessi di occupazione del suolo pubblico con efficienza, rapidità e trasparenza.