Roma 2024: il convegno spartiacque

L'associazione.
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Uno spartiacque: è il senso che il convegno nazionale 2024 a Roma dell’ANIT Federtraslochi ha consegnato ai traslocatori italiani. L’associazione, che nelle prime settimane del 2025 concluderà formalmente la procedura di fusione tra le due associazioni originarie ANIT e Federtraslochi, ma che dall’inizio dell’anno agisce unitariamente, in previsione ha anche eletto il direttivo che ha a sua volta scelto come presidente Nicla Caradonna, presidente uscente dell’ANIT.

Il convegno ha rappresentato il tentativo, riuscito, di rilanciare la storia, i valori e la tradizione del trasloco italiano, un’attività che sollecita maggiore considerazione secondo il presupposto che, se fatta bene, richiede una professionalità non comune, quindi meritevole di riconoscimento e di tutela da parte delle istituzioni e dello Stato. A ribadirlo, la mostra fotografica organizzata da Mauro Santonati che ha attuato un’idea sua e di Nicla Caradonna. Attraverso la selezione di foto d’archivio fornite dagli associati e installate su pannelli, L’uomo del trasloco, titolo del convegno ispirato a una canzone (L’uomo dei traslochi) del cantautore Enrico Ruggeri, è stato raccontato in tutti i suoi aspetti umani, professionali, storici e culturali.

Molte le immagini di valore storico e documentale. Su tutte, per l’eccezionalità del trasferimento effettuato via mare da Gondrand, quelle della Pietà di Michelangelo conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano, che nel 1964 fu portata negli Stati Uniti grazie a un imballaggio, avveniristico per l’epoca, curato dai Fratelli Minguzzi insieme a personale della Santa Sede. Fu ammirata da ventisette milioni di persone durante la sua permanenza nel padiglione del Vaticano all’Esposizione mondiale di New York (New York World’s Fair), come lo stesso Santonati ha raccontato nel suo intervento. Oltre al passato, il futuro. Nel convegno è stata annunciata la costituzione di una Sezione Giovani il cui obiettivo è riunire quei giovani, in genere figli di traslocatori o di loro dipendenti, che intendessero rilevare le aziende e comunque continuare, a vario titolo, il lavoro dei genitori. Un obiettivo collaterale è raccogliere il loro contributo d’idee per quanto riguarda le future iniziative, anche gestionali, di ANIT Federtraslochi.

I diversi interventi che si sono alternati sono iniziati con l’approfondimento del direttore generale di Federtrasporto, Aldo Bevilacqua, sulle possibilità del riconoscimento da parte del Governo della detraibilità del trasloco (il 50% in dieci anni fino a un massimo di diecimila euro nel progetto di ANIT Federtraslochi). Ciò in particolare dopo l’incontro a Bruxelles di una delegazione dell’associazione (Nicla Caradonna e Claudio Fraconti) con il ministro dell’Economia e della Finanza, Giancarlo Giorgetti. I relatori hanno rendicontato sui passi in avanti delle ragioni del trasloco: oltre alla detraibilità, il riconoscimento della figura del traslocatore, che Fraconti ha ribadito essere stata accettata dai sindacati nel CCNL della Logistica, e l’occupazione del suolo pubblico (Osp) a Roma per i traslochi, la cui situazione, ha evidenziato Santonati, continua a essere incerta nella procedura nonostante l’avvenuta presa di coscienza della necessità di chiarezza da parte dell’Assemblea capitolina.

Della tracciabilità dei rifiuti mediante il nuovo sistema Rentri ha parlato in collegamento video Elena Bonafè, responsabile dell’Area Ambiente di Confindustria Veneto Est. L’avvocato Alessandro Ruggiero, socio onorario di ANIT Federtraslochi, è intervenuto sul tema della gestione più sostenibile e controllata dei rifiuti in Italia per prevenire il rischio di reati ambientali. Un apprezzato fuori programma è stato l’intervento di Alessandro Peron, Segretario generale della Fiap (Federazione italiana autotrasportatori professionali), per il quale le aziende devono organizzarsi per contare di più sul mercato e presso le istituzioni che decidono le questioni di loro interesse.

Infine, tra marketing, promozioni, nuovi prodotti e simpatici siparietti improvvisati grazie a rapporti di collaborazione e di stima ormai consolidati, ci sono stati gli interventi degli sponsor. Il clima disteso, ma nella concretezza degli intenti e degli obiettivi, ha ribadito come l’unione di ANIT Federtraslochi, la rivalutazione e la valorizzazione della figura del traslocatore che l’associazione ha intrapreso, le altre questioni cardine del suo impegno presso le istituzioni in difesa delle ragioni della categoria, rappresentino ormai un importante patrimonio per il trasloco italiano.