Osp Palermo: Fortunato Valente

L'associazione.
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«Credo che ci siano delle buone speranze di superare a Palermo le problematiche riguardanti l’occupazione del suolo pubblico». Fortunato Valente, componente del direttivo di ANIT FederTraslochi, è ottimista dopo il confronto avuto, insieme al collega Raffaele Taormina, con le autorità municipali del capoluogo siciliano, in particolare l’assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti. «C’è una procedura macchinosa e una tariffa che riteniamo francamente eccessiva. Ne consegue quindi, per i traslocatori, la mancanza di certezze sui tempi del rilascio dei permessi di Osp, e per i cittadini la carenza di sicurezza durante i traslochi», evidenzia Valente.

L’assessore Forzinetti, però, ha manifestato con convinzione la volontà d’intervenire per risolvere i problemi. «Abbiamo messo a sua disposizione il materiale che spiega come Milano abbia organizzato la procedura e la tempistica» precisa Valente. «L’assessore ha espresso la volontà di riorganizzare l’aspetto procedurale in linea con le legittime necessità dei colleghi palermitani. Ha poi avviato, per quanto riguarda l’Osp per i traslochi, un’attività esplorativa di controllo delle aziende che operano nel settore. Questo ci va bene perché è dirimente rispetto all’abusivismo. Capisco anche che qualcuno dei colleghi possa storcere il naso per il rischio di subire delle sanzioni, ma credo anche che, nei primi tempi, la Polizia locale di Palermo avrà una certa tolleranza per poter capire le dimensioni e le caratteristiche dell’Osp per i traslochi e dei traslocatori che se ne avvalgono: questo è positivo».

In particolare l’assessore Forzinetti ha intenzione di normalizzare le tariffe di Palermo, assolutamente sproporzionate rispetto a quelle del resto delle città italiane. «Abbiamo inviato all’assessore un promemoria con i punti perfettibili», rileva Valente. «Far pagare ottanta euro il rilascio del permesso di Osp per traslocare è eccessivo, soprattutto se si pensa che a Milano il costo è di cinquantadue centesimi, cioè i diritti di segreteria. Ne dovremo discutere, ma secondo me è una situazione che risolviamo».