La detraibilità del trasloco nella bozza della finanziaria

L'associazione.
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La detraibilità fiscale del trasloco non è più un miraggio. La bozza della prossima legge di bilancio include infatti un emendamento che, se approvato, renderebbe detraibile fiscalmente per i clienti una parte del costo del trasloco come attualmente avviene per gli interventi di ristrutturazione e di acquisto di arredamenti. L’emendamento, proposto da ANIT FederTraslochi, è all’esame della quinta Commissione del Senato (Programmazione economica e Bilancio) presieduta dal senatore Nicola Calandrini (Fratelli d’Italia).

ANIT FederTraslochi accoglie con grande favore l’iniziativa parlamentare perché rappresenta un segnale fondamentale in direzione del riconoscimento, anche giuridico, della professionalità dei traslocatori e della loro concreta volontà di rendere legale e trasparente il loro settore. In tale direzione va anche il Protocollo d’intesa per la legalità dei contratti di appalto nel settore della logistica. L’Associazione l’ha sottoscritto nel gennaio scorso presso la Prefettura di Milano che lo ha voluto e che punta a estenderlo alle altre prefetture italiane. Al Protocollo partecipano, oltre ad altre organizzazioni datoriali della logistica, la Regione Lombardia, le organizzazioni sindacali confederali nonché realtà della stessa Milano come il Tribunale, la Procura della Repubblica, il Politecnico, l’Ispettorato di Area Metropolitana.

L’emendamento sulla detraibilità del trasloco è stato presentato, durante l’elaborazione della legge finanziaria, dai senatori Stefano Borghesi, Marco Dreosto, Elena Testor, tutti della Lega, nonché Salvo Sallemi, Raoul Russo, Salvo Pogliese, tutti di Fratelli d’Italia. L’obiettivo è rendere detraibile per i clienti almeno la metà del costo dei traslochi, rendendo così un loro interesse chiedere la fatturazione che a sua volta sarebbe emessa esclusivamente da aziende in regola. Il beneficio sarebbe triplice: per i clienti stessi che risparmierebbero sui costi ricevendo servizi qualificati e trasparenti; per le aziende virtuose che vedrebbero riconosciuto sul mercato il loro impegno in favore della legalità; per lo Stato che potrebbe incamerare risorse dalla regolarizzazione di aziende oggi in condizioni di illegalità e dall’emersione del lavoro in nero.

Incomincia così ad acquisire concretezza il lavoro di confronto e di dialogo che ANIT FederTraslochi ha intrapreso da un anno con i tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico. Ciò dopo un incontro a Bruxelles della presidente Nicla Caradonna e del probo viro Claudio Fraconti con il ministro Giancarlo Giorgetti. A organizzarlo è stato Paolo Colombo, presidente di Federtrasporto, la federazione italiana di Confindustria che riunisce le associazioni del trasporto, della logistica e delle infrastrutture che da sempre sostiene la possibilità di rendere il trasloco detraibile fiscalmente.

La detraibilità fiscale del trasloco valorizza lo sforzo dei traslocatori italiani verso una riqualificazione del settore valorizzando, nella legalità, le professionalità importanti che esprime e che, dopo l’inserimento un anno fa nel CCNL della logistica, meritano finalmente anche un riconoscimento istituzionale.