I traslocatori più forti e riconosciuti dopo il convegno nazionale di Milano

L'associazione.
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L’obiettivo del convegno a Milano sul tema Insieme per la legalità era uscirne più forti ed è
stato conseguito. Anit (Associazione Nazionale Italiana Traslocatori) e Federtraslochi hanno
mantenuto l’impegno e hanno consolidato il legame con gli iscritti, gli sponsor e anche tra loro.
È irreversibile il percorso di fusione tra le due associazioni e sarà terminato, legalmente,
dopo l’estate. Ne scaturirà in maniera definitiva anche quella che, di fatto, è Anit Federtraslochi già
da ora, cioè una realtà associativa che rappresenta, per la partecipazione della gran parte delle
principali aziende di trasloco nazionali e internazionali, la più significativa realtà del settore in Italia.
Durante il convegno è stato riconosciuto ed esaminato il percorso di crescita in favore dei
diritti e delle necessità dei traslocatori fatto nel breve periodo che separa dalla costituzione
dell’Anit, il 29 marzo 2022, e dalla lettera d’intenti sottoscritta con la più anziana Federtraslochi,
che risale al 1990 ed è attiva principalmente nel Settentrione.
Il videomessaggio del vicepresidente del Consiglio del Ministri, Matteo Salvini, ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti e quindi diretto referente istituzionale di Anit Federtraslochi,
rappresenta una conferma dell’attenzione che il Governo riserva alle istanze della categoria
nonché, di fatto, un riconoscimento delle giuste ragioni dei traslocatori.
L’attenzione delle istituzioni è stato ribadito anche dai videomessaggi di Francesca Barbato
e di Andrea Alemanni, consiglieri comunali di Roma che si stanno interessando dei permessi di
occupazione del suolo pubblico per i traslochi, un problema che rende la realtà capitolina, per
l’estensione del territorio, l’abusivismo endemico e le complicazioni burocratiche, un caso limite
rispetto alla situazione in tutto il Paese. È intervenuto anche, sempre con un videomessaggio,
Marco Palma, il consigliere del XV Municipio di Roma che per primo si è occupato della questione.
Collegata al problema dell’abusivismo è la richiesta, che Anit e Federtraslochi intendono
formalizzare al Governo, di rendere detraibile in dieci anni il costo della metà dei traslochi.
L’iniziativa è win-win-win: nella fattispecie, a fronte d’un costo, lo Stato può d’introitare
somme ben maggiori dalla convenienza, per i clienti, di chiedere la fatturazione del servizio
evitando di servirsi di aziende abusive per risparmiare. Ne conseguirebbero l’emersione del lavoro
nero con conseguenti ricavi, per lo Stato stesso, in tasse e contributi pensionistici, la regolarità del
settore, la riqualificazione del servizio, la possibilità d’investimenti in personale giovane da parte
delle aziende, lo sgravio per i clienti di responsabilità civili e penali (incidenti, multe, forti e rottura
d’oggetti) che quasi sempre non sanno di avere se ricorrono a un’azienda di traslochi abusiva.
In definitiva, a vincere sarebbero, insieme, lo Stato, i traslocatori e i clienti: è questo il senso
dello slogan, Insieme per la legalità, che ha caratterizzato il convegno di Milano.