Fusione tra Anit e Fedetraslochi: è solo questione di tempo

L'associazione.
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È stato presentato durante il recente convegno nazionale di Milano (Sesto San Giovanni) il progetto di fusione di Federtraslochi in Anit (Associazione Nazionale Italiana Traslocatori). Si tratta, come è stato specificato nel documento diffuso ai presenti, di una fusione per incorporazione della prima associazione nella seconda.

Anit, costituita nel 2022, aderisce a Federtrasporto e ne adotta il logo e gli altri segni distintivi, configurandosi come articolazione della stessa federazione. L’operazione di fusione «muove dall’esigenza di adeguare la realtà delle due associazioni alla comunanza d’intenti e alla possibilità di coordinare le rispettive iniziative ed attività per implementare l’efficacia del loro operato, manifestate nel documento programmatico stilato dalle due associazioni l’11/01/2023». Sia l’Anit che Federtraslochi «avvertono la necessità di fornire un concreto supporto alle aziende del settore, per favorire la loro crescita sia sotto il profilo professionale che dimensionale».

Il riconoscimento giuridico del traslocatore, la defiscalizzazione degli oneri del trasloco per combattere l’abusivismo, la definizione di regole e procedure chiare per l’occupazione del suolo pubblico per i traslochi nelle città, la prospettiva di sottoscrivere contratti nazionali di lavoro e accordi collettivi di secondo livello in cui siano disciplinati gli aspetti del lavoro nelle aziende di trasloco, sono aspetti fondamentali della volontà comune dell’Anit e di Federtraslochi.

Nel corso del convegno di Milano, Nicla Caradonna e Giovanni Grillo, presidenti rispettivamente dell’Anit e di Federtraslochi, hanno annunciato che le procedure burocratiche in corso dovranno probabilmente concludersi dopo l’estate. In ogni caso, le due associazioni operano già da adesso, di fatto, come una sola associazione: Anit Federtraslochi. Dopo la fusione, gli organi sociali eletti delle due associazioni risulteranno transitoriamente in carica fino all’elezione del presidente, della giunta esecutiva e del consiglio direttivo in base alle norme del nuovo statuto.