Estate romana: si moltiplicano i cartelli per il trasloco selvaggio

L'associazione.
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«Non voglio dire che a ogni angolo di Roma ci sia un cartello che offre un trasloco abusivo, ma ci siamo vicini». Mauro Santonati, romano, componente del collegio dei probiviri di ANIT e attento osservatore della realtà di cui è originario e in cui vive, ha un quadro molto chiaro della situazione nella capitale del sommerso nei traslochi. «Non è soltanto concorrenza sleale per le aziende di trasloco che operano nel rispetto delle regole, ma un danno ambientale per la miriade di discariche abusive dove viene gettato il materiale che non serve più, un danno sociale per i rischi a cui i clienti sono esposti nonché per le situazioni di opacità in cui sono coinvolti spesso inconsapevolmente, infine un ulteriore danno economico per le casse comunali recentemente quantificato in circa diciassette milioni di euro l’anno. Nel concreto, attraverso un’inerzia che si protrae ormai da troppi anni, il Comune non soltanto perde il controllo del territorio per quanto riguarda i traslochi, ma spreca l’opportunità d’incassare i ricavi derivanti dai permessi che dovrebbe rilasciare».

Recentemente il Consiglio comunale, e di riflesso il Comune, hanno cominciato a prendere coscienza della situazione dopo che per anni Marco Palma, consigliere del XI Municipio, aveva sollevato il problema. Il risultato è stato la mozione 285 con cui in aprile l’Assemblea capitolina, in seguito all’interessamento della consigliera di opposizione Francesca Barbato, si era impegnata a intervenire.

Il consigliere di maggioranza Andrea Alemanni, presidente della Commissione Commercio, si è impegnato a modificare il regolamento comunale inerente i permessi di occupazione del suolo pubblico (Osp) inserendo l’iscrizione all’Albo dei trasportatori come riferimento per i traslocatori, recependo così la richiesta di ANIT FederTraslochi. Nel concreto, del rilascio dei permessi di Osp dovrebbe occuparsi la Polizia locale dei quindici municipi in cui è suddiviso il territorio di Roma, il più vasto in Italia. Finora, però, non è accaduto nulla, per cui anche l’estate che è entrata nel suo ultimo mese si concluderà con la completa deregulation nei traslochi.

«Noi traslocatori che rispettiamo le regole siamo come pugili che combattono con un braccio legato dietro la schiena» osserva, con amarezza, Mauro Santonati. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un incontro tra Alemanni e referenti di ANIT FederTraslochi per verificare i passaggi successivi d’una questione che, per il Comune di Roma, diventa sempre più scottante. Intanto si moltiplicano i cartelli per i traslochi abusivi senza che nessuna autorità pubblica faccia nulla.