Aldo Bevilacqua, Federtrasporto: «L’unione dei traslocatori rafforza la loro rappresentanza»

L'associazione.
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Aldo Bevilacqua, direttore generale di Federtrasporto, ha seguito il sorgere e l’evoluzione di ANIT FederTraslochi negli ultimi due anni. È quindi un testimone autorevole del senso del percorso avviato e culminato nella definitiva fusione il 13 giugno scorso.

Che cosa significa, anche rispetto a Federtrasporto, la costituzione della più rilevante associazione di traslocatori in Italia?

«Si tratta indubbiamente di un grande successo, per cui non posso che congratularmi con i referenti delle associazioni originarie e salutare con entusiasmo questa nuova realtà. Siamo abituati ad assistere a una polverizzazione della rappresentanza dei traslocatori in diverse associazioni. Questa volta, giustamente, si è andati nella direzione opposta, mettendo al primo posto l’interesse delle aziende nel loro complesso rispetto a quello della singola azienda o a quello individuale. Ciò rafforza la rappresentanza dei traslocatori, per cui ribadisco il mio apprezzamento al coraggio e alla visione che i vertici delle due associazioni hanno dimostrato di avere».

Intanto, a dicembre, c’era stato l’inserimento per la prima volta delle aziende di trasloco e delle mansioni dei traslocatori nel CCNL della Logistica. Come considerare questo avvenimento?

«Senz’altro valorizza la figura del traslocatore. È inoltre un primo mattone in direzione del riconoscimento giuridico della figura del traslocatore. Infine, costituisce una evidente dimostrazione della considerazione che un’associazione di categoria più ampia può riscuotere nelle sedi istituzionali».

Federtrasporto ha il merito di aver introdotto ANIT FederTraslochi presso il Ministero delle Finanze e dell’Economia rispetto all’intendimento di far approvare dal Governo nazionale la detraibilità fiscale parziale del trasloco.

«Stiamo assistendo ANIT FederTraslochi su più fronti. Rispetto alla detraibilità parziale del trasloco, abbiamo ottenuto di far incontrare i referenti dell’associazione con il ministro Giancarlo Giorgetti e i suoi più stretti collaboratori. L’obiettivo, rispetto al quale abbiamo potuto riscontrare la disponibilità del ministro a considerare le nostre ragioni, è trovare il veicolo normativo regolare per incanalare la nostra proposta. A questo punto cercheremo di perseverare nelle interlocuzioni con il Ministero affinché la proposta vada avanti, ovviamente tenendo conto dell’assetto complessivo a livello nazionale del sistema delle detrazioni fiscali. Il Ministero è consapevole, e noi glielo abbiamo ripetuto più volte, dell’evidente vantaggio sia per lo Stato che per i traslocatori e i loro clienti dell’emergere di buona parte del sommerso, con la conseguente regolarizzazione di aziende che incrementano il gettito fiscale e tributario contribuendo, nello stesso tempo, a determinare un mercato di maggiore qualità che valorizzi gli operatori regolari che non cercano scorciatoie opache, e che vogliono investire sapendo di poter evitare la concorrenza sleale di chi opera prendendo queste scorciatoie opache».

ANIT FederTraslochi e Federtrasporto saranno insieme a Napoli alla prima LTS EXPO sulla logistica, un settore su cui sono accesi i riflettori dopo i venti di guerra in Medio Oriente. Con quali prospettive si va a Napoli?

«Indubbiamente i riflettori sulla logistica erano già accesi dopo il covid, ma altrettanto indubbiamente negli ultimi anni c’è un’attenzione su questo mondo molto più forte che in passato e assolutamente giustificata dal valore strategico che ha assunto. Alla LTS EXPO 2025 rivolgiamo i nostri migliori auguri di successo e, come Federtrasporto, l’abbiamo patrocinata. Auguriamo che ANIT FederTraslochi colga questa occasione per fare maggiormente conoscere le sue istanze, come merita, presso le imprese e gli addetti ai lavori».