Claudio Fraconti: l’artefice dei traslocatori nel CNNL della Logistica
L'associazione.
«Il progresso c’è e non si torna più indietro». Claudio Fraconti, milanese, veterano della contrattazione collettiva di cui si occupa dagli anni Ottanta, avendo peraltro firmato anche il precedente CCNL della Logistica come vice presidente di Federtraslochi, l’aveva detto al congresso nazionale di Milano a maggio. Già allora l’inserimento delle aziende di trasloco e delle mansioni dei traslocatori nel nuovo contratto, al cui tavolo Fraconti sedeva come referente della costituenda ANIT Federtraslochi, era considerata una proposta recepita dai sindacati. La certezza, però, si ha solo con la firma: da venerdì notte, quella certezza c’è.
«Paradossalmente, la cosa forse più complicata è stata far comprendere alla controparte sindacale la nostra volontà di qualificare i lavoratori del trasloco» rileva Fraconti. «Sembrava quasi sospetto, per loro, che fossero i datori di lavoro a fare questa proposta. Abbiamo atteso che facessero tutte le necessarie considerazioni in proposito e poi abbiamo recepito la lor disponibilità. Del resto non c’era alcuna preclusione nell’accogliere il trasloco come specificità, essendo nell’interesse dei sindacati farlo».
Fraconti è un veterano del trasporto e della logistica con cinquant’anni di attività nelle aziende di famiglia nonché incarichi prima operativi e poi direttivi. Nel tempo, ha ricevuto anche diversi importanti incarichi associativi in ambito nazionale e lombardo. Dal congresso nazionale di Roma del mese scorso è probo viro di ANIT Federtraslochi.
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