La gestione più controllata e sostenibile dei rifiuti per prevenire i reati ambientali

L'associazione.
Image

I reati ambientali: verso una gestione più sostenibile e controllata dei rifiuti in Italia è il tema che nel convegno di ANIT Federtraslochi dal titolo L’uomo del trasloco, fissato a Roma per il 22 novembre, vedrà impegnato Alessandro Ruggiero, avvocato e socio onorario di ANIT Federtraslochi.

L’ultima definizione di reati ambientali si è avuta con la legge 68/2015. Quest’ultima ha inserito nel Libro Secondo del Codice Penale un nuovo Titolo, il VI-bis, interamente dedicato ai delitti contro l’ambiente. Le nuove fattispecie di reato che furono previste risultarono le seguenti: inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo, omessa bonifica.

Il 27 febbraio scorso il Parlamento Europeo ha approvato la proposta di Direttiva COM/2021/851. Tale soluzione era stata concordata nel novembre ’23 con il Consiglio dell’Unione Europea per rafforzare le norme penali a difesa dell’ambiente. Essa introduce nuovi reati ambientali e le relative sanzioni da applicare alle aziende coinvolte, valorizzando le segnalazioni di coloro che denunciano reati ambientali in quanto svolgono un servizio pubblico. È evidente come le strategie aziendali per la gestione sostenibile dei rifiuti vadano sintonizzate con le nuove norme. In particolare, occorre considerare l’adozione d’un modello di organizzazione, gestione e controllo nonché altre procedure interne aziendali utili prevenire i reati ambientali.