Enrico Ruggeri: «L’uomo dei traslochi»
L'associazione.L’uomo dei traslochi, contenuta nell’album Amore e guerra del 2005, è la canzone di Enrico Ruggeri che ha ispirato il titolo del convegno nazionale dell’ANIT Federtraslochi che si svolgerà a Roma il prossimo 22 novembre. «Devi avere una sensibilità unica per elaborare nel testo di una canzone il senso del nostro lavoro di traslocatore, le sue emozioni, e trasferire tutto su un pentagramma» rileva Mauro Santonati, componente del Collegio dei Probiviri di ANIT che ha avuto l’idea di relazionare la canzone di Ruggeri al convegno.
Di seguito, il video e il testo de L’uomo dei traslochi.
«Io sono l’uomo dei traslochi
addetto agli impacchettamenti.
Io catalogo, assemblo.
Io suddivido e dispongo.
Quando la gente fa i traslochi
e sente panico nel cuore
io tranquillizzo, io schedo, io sovraintendo.
Perché la gente quando cambia casa
si stacca dei pezzi da sé
e scopre quando è troppo tardi
il peso, l’ingombro di certi ricordi che ha.
E piano ci si lascia andare.
E piano si va via, e piano si va via.
Cambiano famiglie e amori.
Cambiano i colori dell’intonaco.
La vita cambia, e siamo stati noi.
Cambiano gli arredamenti, cambiano fotografie
e gli amori sostituiscono altri amori
e c’è chi scappa via da qui.
Io faccio solo dei traslochi.
Non lascio trasparire niente.
Né opinioni, né consigli
dalla piattaforma che sale.
Perché la gente quando lascia casa
si toglie la pelle che ha
e tiene un odore e una storia
schiacciati nel fondo di un’altra
memoria che va.
E piano ci si lascia andare.
E piano si va via, e piano si va via.
Cambiano famiglie e amori
Cambiano rubriche del telefono.
La faccia cambia, e siamo stati noi.
Cambiano i comportamenti.
Cambiano planimetrie.
Si mettono in cantina i vecchi amori
e non si passa più da qui.
Cambiano famiglie e amori.
Cambiano i colori delle immagini.
La vita cambia, e siamo stati noi
che non passeremo più da qui».
© Warner Chappell Music, Inc.