Gli obblighi e gli obiettivi del Regolamento UE 2020.1054

L'associazione.
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La collocazione del tachigrafo intelligente leggero di seconda generazione entro il 1 luglio 2026 per i veicoli commerciali leggeri, sostanzialmente i furgoni, che facciano trasporto transfrontaliero, è l’ultimo atto degli obblighi per le aziende di trasporto fissati dal Regolamento UE 2020/1054. A partire da quella data, i vincoli chiave per le aziende, oltre al tachigrafo intelligente di seconda generazione su tutti gli automezzi che facciano trasporto transfrontaliero, saranno i seguenti.

Il rientro dei conducenti: l’azienda deve aver organizzato il lavoro affinché i conducenti possano tornare al centro operativo o al luogo di residenza almeno ogni quattro settimane per il riposo settimanale regolare.

Il riposo settimanale regolare (oltre quarantacinque ore): non può avvenire nel veicolo, ma in un alloggio adeguato a carico del datore di lavoro.

Regole sul cabotaggio: c’è l’obbligo di un periodo di attesa di quattro giorni tra le operazioni di cabotaggio nello stesso Paese.

Distacco dei conducenti: durante le operazioni di trasporto internazionale o cabotaggio, i conducenti sono considerati lavoratori distaccati, quindi soggetti alle condizioni di lavoro dello Stato membro ospitante (salario, ferie, ecc.).

Rientro periodico dei veicoli: ogni otto settimane i veicoli internazionali devono tornare al centro operativo dell’azienda nel Paese in cui si trova.

Il Pacchetto Mobilità I dell’Unione Europea ha l’obiettivo principale di ottenere standard coerenti e facilmente applicabili nel settore dell’autotrasporto. In particolare: sostenibilità, sicurezza, digitalizzazione. I traguardi specifici perseguiti dalla normativa riguardano l’armonizzazione delle norme tra i diversi Paesi dell’Unione europea, la tutela sociale (salario minimo) e la sicurezza dei conducenti prevenendone lo sfruttamento (in particolare il loro riposo e il ritorno a casa), la concorrenza leale e il mercato unico contrastando le pratiche commerciali sleali e l’abusivismo, la digitalizzazione come condizione per semplificare i controlli e rendere il settore più moderno, la sostenibilità ambientale in particolare riducendo le emissioni.

In definitiva, il Pacchetto Mobilità I persegue un equilibrio tra le esigenze delle aziende e dei lavoratori nonché la tutela delle comunità e dell’ambiente, garantendo nello stesso tempo che i trasporti corrispondano alle esigenze delle diverse realtà europee.